Area Tematica 2023 - Bologna Mineral Show

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14-15-16
MARZO 2025
Via Gino Cervi 2 - Casalecchio di Reno - BO
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Edizione 2023
IL COLORE DEI CRISTALLI
Rosso – La passione

Tra le molte caratteristiche di un minerale, quelle che, almeno al primo sguardo, attraggono maggiormente l’attenzione, sono sicuramente forma e colore. Mentre la prima oggi può comunque venir ricollegata alle caratteristiche microstrutturali del campione in oggetto, la seconda, benché spesso appariscente ed immediata, non sempre è distintiva di una particolare specie, cosicché al colore di unminerale si associa istintivamente un’alta valenza estetica ma a volte,un assai scarso valore diagnostico.
Il fenomeno ottico che produce la sensazione visiva del colore, nel corso degli ultimi quattro secoli è stato variamente spiegato, sulla base delle conoscenze scientifiche del tempo in cui ogni teoria è stata formulata. Di fatto il colore nei minerali può avere molteplici cause che variano da quelle di origine strutturale a quelle di origine chimica, con la presenza di elementi in grado di fornire una colorazione caratteristica.
Nella mostra “Il colore dei cristalli” al 53° Bologna Mineral Show,molto di ciò verrà illustrato in un percorso didattico allestito con l’ausilio di splendidi campioni provenienti da Musei e importanti collezioni private.
Restando nell’ambito del colore, nel percorso mostra è data particolare attenzione ai minerali di colore rosso, colore caldo, che nella simbologia assume spesso significati legati al cuore, alla vita, alla passione e all’energia che ci muove e che, forse per questo, inconsciamente ci attira molto più di altri.



IN TOSCANA TRA MINIERE E MINERALI

Il Parco Nazionale delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata e i musei di Abbadia San Salvatore e Santa Fiora Il Monte Amiata è un rilievo montuoso caratterizzato dalla presen-
za di rocce vulcaniche e situato in Toscana, fra le province di Siena e Grosseto, a cavallo fra la Maremma, la Val d’Orcia e la Val di Paglia.
L’area amiatina è nota fra gli appassionati di mineralogia per i suoi giacimenti di mercurio. Uno di essi, quello di Abbadia San Salvatore, è stato uno dei più importanti depositi di mercurio del mondo e ha contribuito allo sviluppo economico di questo settore di Toscana.
Le miniere, chiuse alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, hanno fornito interessanti campioni di cinabro; oggi esse stanno vivendo una seconda giovinezza grazie all’attività del Parco Nazionale delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata di cui fanno parte i musei di Abbadia San Salvatore e Santa Fiora. Il parco e i musei saranno presenti al 53° Bologna Mineral Show e, attraverso i numerosi reperti minerari e mineralogici che saranno esposti, ci guideranno alla conoscenza di questa bellissima parte della nostra penisola.

2022 – Svante Pääbo: un Nobel all’evoluzione umana

Il 3 ottobre del 2022 è stato un giorno importante non solo per l’antropologia molecolare ma per tutti gli studi di evoluzione umana: il premio Nobel 2022 per la fisiologia e la medicina è stato assegnato a Svante Pääbo, il padre delle ricerche sul DNA antico, per il suo contributo alla decifrazione dell’intero genoma di Neandertal e di altri ominidi ormai estinti.
Per celebrare questo avvenimento al 53° Bologna Mineral Show si potrà vedere la ricostruzione di Lucy, femmina di australopiteco vissuto 3,2 milioni di anni fa e scoperto in Etiopia. La scienza ritiene che la razza umana sia l’evoluzione del più antico australopiteco mai scoperto, per l’appunto: Lucy. Assieme alla sua ricostruzione ci sarà anche l’esemplare maschio dei nostri antenati.
Dall’evoluzione dei più antichi australopitechi si è arrivati ai più recenti uomini di Neanderthal vissuti da 400.000 a 30.000 anni fa il cui DNA è stato estratto e ricostruito dal premio Nobel 2022.
Al Bologna Mineral Show sarà esposta la ricostruzione di una sepoltura di uomo di Neanderthal con tutto il suo corredo funebre e i visitatori più fortunati potranno incontrare l’ultimo uomo di Neanderthal vivente che si aggirerà all’interno della Manifestazione.




I Fossili Astigiani

I giacimenti fossiliferi astigiani sono tra i più importanti d’Europa purtroppo ancora poco conosciuti al grande pubblico e l’occasione del Bologna Mineral Show costituisce per l’Ente Parco Paleontologico Astigiano un’importante occasione per esporre e far ammirare i campioni fossili conservati presso il Museo Paleontologico Territoriale dell’Astigiano.
Oltre alla presenza della ricostruzione della mandibola dello squalo gigante megalodonte, ormai una presenza immancabile, quasi iconica, ci sarà una rassegna di fossili dei sedimenti pliocenici caratteristici del territorio Astigiano risalenti dai 5 ai 2.6 milioni di anni fa circa.
Le conchiglie dei molluschi, gasteropodi e bivalvi, sono i fossili più tipici con svariate specie anche rare e difficili da ritrovare per l’estrema fragilità, provenienti sia dalle sabbie e cioè da ambienti poco profondi, sia dalle argille e quindi da ambienti di profondità.
Insieme alle conchiglie, a completare il quadro dell’ambiente di quell’epoca, sono presenti anche i resti vegetali (impronte di foglie, tronchi mineralizzati, ecc.), che rappresentano i campioni tipici degli ambienti costieri, nella fase di ritiro del mare alla fine del Pliocene.


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